Antifurto e manutenzione: un’operazione indispensabile per la salute del sistema di sicurezza
Gli impianti di antifurto Elkron sono dei sistemi elettronici che sono generalmente composti da diversi elementi: un’unità centrale, dei sensori per captare il movimento di intrusi, una o più telecamere, la sirena d’allarme, due batterie, un combinatore telefonico e un impianto di registrazione video.
Un malfunzionamento che si presenta anche solo su uno di questi componenti può incidere negativamente sul comportamento dell’intero sistema, ma può essere per questo motivo molto difficile da diagnosticare e risolvere.
Nonostante al giorno d’oggi l’interfaccia del sistema d’antifurto sia stata semplificata rispetto agli impianti utilizzati in passato, per ogni azione di manutenzione degli antifurto Elkrom bisogna comunque fare affidamento su personale qualificato dell’azienda per via della complessità del sistema d’allarme.
Le diverse tipologie di manutenzione
La manutenzione di routine
L’intervento più frequente e più “semplice” da effettuare è la manutenzione di routine.
Il primo passo per effettuare un intervento di manutenzione è quello di misurare e valutare il livello di integrità delle batterie di riserva del sistema di allarme.
Durante questi interventi gli inservienti Elkrom si assicurano che l’impianto di batterie (affiancato a quello elettronico in caso d’emergenza) sia funzionante e che la capacità di quest’ultime non siano scese sotto una certa soglia.
è consigliabile effettuare questo controllo prima di partire per una vacanza mediamente lunga, per essere sicuri che l’antifurto non diventi inutile per problemi della rete elettrica o un blackout improvviso.
Controllo e intervento di manutenzione del combinatore telefonico
Un’altro elemento di cui è necessario assicurare il corretto funzionamento è la scheda SIM del combinatore telefonico dell’antifurto.
Questo componente serve per effettuare una chiamata a numeri predefiniti (come ad esempio quello della polizia) in caso di manomissione o di tentativi di intrusione.
La SIM telefonica si comporta come una normale scheda per telefoni e per questo viene disattivata dall’operatore dopo un periodo di inattività pari a 12 mesi.
Per assicurarsi che la scheda SIM funzioni correttamente si può effettuare un intervento di manutenzione oppure simulare un’intrusione fittizia per avviare la chiamata al numero predefinito.
Uno stratagemma molto utile per ricordarsi di effettuare una ricarica o un intervento di manutenzione per il controllo della SIM è quello di appuntare la data di scadenza di quest’ultima vicino allo sportello dell’antifurto.
Manutenzione antifurto dopo la manomissione
Dopo ogni tentativo di manomissione (che sia esso riuscito o no) tutti gli impianti di antifurto devono essere controllati e ricalibrati per evitare che si verifichino falle nel funzionamento dell’apparato.
Le operazioni di sabotaggio che i malintenzionati possono mettere in atto sono molte e spaziano da atti più fisici come la distruzione dell’ unità centrale che genera l’allarme fino a raffinati meccanismi tecnologici come l’hackeraggio del sistema elettronico dell’antifurto.
Quando un sistema di antifurto capta un tentativo di manomissione, la sirena dell’allarme avvisa i proprietari dell’immobile attraverso l’uso di un segnale acustico o un messaggio che compare direttamente sul monitor della centralina, ma nel momento in cui i malintenzionati danneggiano irreparabilmente il sistema di fili e sensori l’allarme andrà quasi sicuramente fuori uso prima di poter trasmettere il segnale predefinito.
In seguito a una manomissione di questo tipo la riparazione del sistema spesso si rivela difficoltosa, ma un tecnico esperto saprà risolvere il problema anche facendo ricorso ad interventi estensivi come il rifacimento dell’intero cablaggio.
Una tecnica di manomissione particolarmente fastidiosa e difficile da captare è l’utilizzo del cosiddetto jammer, ovvero un apparecchio che blocca o rende più difficile il passaggio di frequenze radio e che nei casi più gravi rende inutilizzabile il collegamento telecomando-centralina, diminuendo così le possibilità di accorgersi di un tentativo di scasso in corso.
Qualvolta ci si accorgesse anche solo di un minimo segnale di danneggiamento o manomissione del sistema antifurto è bene rivolgersi immediatamente al tecnico di fiducia dell’azienda produttrice della centralina operativa per assicurarsi di coprire eventuali falle di sicurezza del sistema.